mercoledì 1 marzo 2017

Cos'è un sumbel

Ci sono 2 tipi di riti molto importanti nell'etenismo: i blót ed i sumbel. 

Oggi parliamo brevemente del subel, ovvero il rito della libagione.


Cos'é
Il sumbel è un rito durante il quale si beve e, cosa più importante, si parla.  I partecipanti stanno in cerchio e si passano la libagione, ognuno a turno verbalizzando l'espressione corretta per l'occasione. 
Si usa per cantare,  lodare qualcuno, recitare poesie e anche per fare giuramenti.
 E' un rito dedicato alla parola. 
Durante quel rito, infatti, le parole dette hanno un valore più importante, più legante e più sacro. Aiuta anche ad affermare la propria posizione nella comunità, a rendere più profondo il legame con gli dèi e con i propri antenati e a rafforzare il peso delle promesse pronunciate dinnanzi al gruppo.

Come si svolge

Un sumbel tipico segue una sequenza più o meno così: 
Inizia con un'introduzione, tenuta da chi sta ospitando/organizzando il rito; segue un primo giro durante il quale ognuno, prima di bere, onora gli dei; durante il secondo giro vengono invece ricordati gli antenati e gli eroi del passato; nel terzo giro invece hanno luogo i giuramenti, recitazioni di poesie, canti etc; possono susseguirsi, dopo questi tre, altri giri, riempiendo la coppa in base alla necessità (può esserci una persona incaricata di tale compito);  infine si arriva alla conclusione durante la quale il corno o contenitore della libagione viene svuotato e si dichiara concluso il rito. 

Maniere e moderazione
Seppure si sta bevendo, è un rito sacro e quindi le parole dette dovrebbero essere appropriate e rispettose. Nel caso non si sappia cosa dire, va benissimo restare nel generico:"Lode agli dei", lode agli antenati" etc sono esempi classici. E' anche accettabile ripetere una frase detta da qualcuno che ci ha preceduto; è un segno che si ha imparato qualcosa o che si riconosce il valore delle parole pronunciate dall'individuo, quindi è comunque rispettoso.
Spesso troviamo nell'Hàvamàl versi che incitano alla moderazione nel bere, e queste esortazioni sono ancora più importanti durante un rito!

Una tradizione comunitaria
Il trovarsi con gli amici ed aprire il proprio cuore o esprimere a parole il proprio animo davanti a un bicchiere è una tradizione che troviamo ovunque, ed è vivissima anche oggi. Organizzare un sumbel in realtà è quasi come restituire, ad un momento di apertura e condivisione con la comunità, la consapevolezza della sua sacralità. E', inoltre, un modo per ridare alle parole il loro valore, il loro peso, confermando la responsabilità di chi le proferisce.
 Considerato come i commenti, i tweet etc dietro l'anonimato portano le persone ad "urlare" cose che non sussurrerebbero mai di persona, credo che il sumbel sia una tradizione che serva oggigiorno più che mai.

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